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giovedì, 15 giugno 2006



Nota su NI: Devo ammettere che parte dell’attrattività di Sennett (a giudicare dai materiali accessibili in rete - nei suoi libri vedremo) sta forse proprio in una sua certa “alberonità”. Ci si immedesima – e forse un po’ ci si consola – facilmente nel suo modo di vedere le cose, che pare fondarsi su quel “senso comune” che ci fa illudere di essere realmente dei soggetti, di possedere un “io” autobiografico alquanto elastico e connesso, a parte i sogni o qualche occasionale esperienza. Certo che sbriciolando il soggetto fra le torsioni e gli smottamenti di astratti piani “soggettivanti” (mi chiedo perché poi queste eteree entità dovrebbero presentare una tale arbitraria “geometria”) quest’illusione di comprensione, e di consolazione, evapora velocemente, in favore di un omaggio alla “complessità” che è anche un tantino paralizzante, che sembra neutralizzare la critica riconducendola nel recinto chiuso dei giochi autonomi ed esclusivi dei professionisti. Così anche mercato e consumo vengono salvati dal moraleggiamento kitsch dei perdenti, ed il talento dei maneggioni simbolici - comunque esso si eserciti nel vano cozzo di macchine desideranti - sembra andare esattamente a coincidere con l’arte postmoderna: un’attività totalmente astratta e totalmente sociale, in opposizione ad ogni arcaico “essenzialismo”, ad ogni ingenua credenza nell’anima individuale e nelle sue profondità.



La ricerca di una risposta finale - il Santo Graal, la pietra filosofale. Un miraggio fuggente [...] Se voglio sapere? Ho provato la psicanalisi, lo yoga, il metodo comportamentale Alexander, ho seguito un seminario con Robert Monroe, ho fatto dei viaggi dentro il corpo, ho subito un'esterificazione a Londra, sono stato iniziato alla scientologia, immerso nelle capanne sudatorie, ho seguito una cerimonia Yuwipi. Alla ricerca della risposta? Perchè? Volete conoscere il segreto? Diavolo, no. Tutto è nel non-realizzato. Dov'è la cavalleria, la navicella spaziale, la squadra di salvataggio? Siamo stati abbandonati su questo pianeta governato da fottuti bugiardi dalla capacità cerebrale modesta...
William Burroughs - diario

Postato da: elio_c a 20:22 | link | commenti


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