allestimento
Il criterio di allestimento ha previsto l'uso in comune del salone centrale, mentre le tre sale laterali sono state assegnate separatamente a ciascuno degli artisti. Nel caso di Chiandussi, tale spazio è stato destinato alla realizzazione di una installazione multimediale, certamente una novità assoluta per il palazzo Orgnani-Martina.
Secondo alcuni, gli spazi a disposizione sono stati "caricati" con un numero lievemente eccessivo di opere, altri hanno trovato un po' disorientante l'accostamento, in taluni spazi, di opere di autori differenti. Altri invece hanno approvato le scelte effettuate, anche considerando i vincoli di equità derivanti dalla compresenza di tre diversi artisti. C'è poi da considerare che le stanze di quell'antico palazzo signorile furono progettate secondo criteri ben diversi da quelli dei grandi spazi rarefatti che modernamente vengono destinati all'arte. Diciamo che ci siamo posizionati in maniera equidistante tra l'affollamento della Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze ed i vuoti impressionanti della Tate Modern Gallery di Londra. E' comunque positivo che un certo scambio di opinioni si sia attivato già a questo livello.