Caro Elio,oggi dopo molto tempo sono tornato a vedere i tuoi dipinti. Mi ha colpito nella sezione " Caprichos " una bellissima interpretazione di Venzone.E, pi¨ sotto, nella stessa sezione, una specie di fauno con un sacco.La tecnica con cui sono realizzati- una specie di sfumato elettronico giÓ vista in altri tuoi lavori- Ŕ specificamente tua e non vista altrove.Mi piace l' idea di rinnovare spesso le tue pagine web aggiungendovi quadri non visti prima e, forse, togliendone altri giÓ visti.La tua arte pur non inquietante lascia in me a volte un certo senso di mistero e ha-nessun quadro escluso- qualcosa di catacombale ,o perlomeno cimiteriale, nel senso che mi fa pensare alla gravitÓ e solennitÓ di certe lapidi cimiteriali, senza per questo essere mistica.
La tua, non la definirei per nulla
un ' arte "leggera"...ma nemmeno pesante. E' asciutta e, come giÓ detto altre volte, cerebrale e priva di passionalitÓ pur nei suoi aspetti visionari e viscerali.
Certo, anche le tue foto sono molto suggestive, ma preferisco i tuoi quadri, come in genere preferisco la pittura alla fotografia...e pi¨ di tutto preferisco i tuoi scritti che, fosse per me, inciderei nel marmo a caratteri romani.
Per me sono una specie di piccolo Vangelo dell ' arte di inizio secolo.
Good bye!Francesco.