Frammento Esplicazione
E' nello spazio della pura visione che la follia dispiega i suoi poteri. Fantasmi e minacce, pure apparenze del sogno e destino segreto del mondo: la follia detiene in questo caso una forza primitiva di rivelazione: rivelazione che l'onirico è reale, che la sottile superficie dell'illusione si apre su una profondità innegabile, e che il momentaneo brillio dell'immagine lascia il mondo in preda a simboli inquieti che si eternano nelle sue notti;

M.Foucault

Questo dovrebbe lasciare poeticamente intuire la mia parziale adesione ad una qualche specie di surrealismo. Preferisco usare le parole di un post-strutturalista mentre parla del mondo di un proto-surrealista (Bosch) piuttosto che le boriose parole dei surrealisti storici, dei quali in fin dei conti non è che apprezzi molto. Allo stesso modo, amo molto le colorate teorie junghiane, le trovo abbastanza efficaci nella modelizzazione del processo artistico, quanto al crederci davvero però, beh, si tratta di una questione un pochino più complessa.

..perché nelle cose confuse l'ingegnio si desta a'nove invenzioni, ma fa prima di sapere ben fare tutte le membra di quelle cose che voi figurare..

Leonardo da Vinci

Per parte sua ci rinunziò, ricordandosi di aver letto questa definizione: "Il disegno si compone di tre cose: la linea, la grana, la granitura fine, più il segno di forza. Ma il segno di forza non lo può fare che il grande maestro".

da Bouvard e Pécuchet - G.Flaubert

Il dilemma dell'artista è di un genere particolare: egli, per esplicare le componenti tecniche del suo mestiere, deve esercitarsi. Ma l'esercizio ha sempre un duplice effetto: da una parte rende l'artista più abile nell'esecuzione di ciò che tenta di fare; e dall'altra parte, per il fenomeno della formazione dell'abitudine, lo rende meno consapevole di come lo faccia. Se ciò che l'artista tenta di fare è comunicare sulle componenti inconsce della sua esecuzione, ne segue che egli è su una specie di scala mobile, sulla cui posizione cerca di comunicare, ma il cui movimento stesso è funzione dei suoi sforzi di comunicare.

G.Bateson in Stile grazia e informazione nell'arte primitiva

In tre colpi secchi le principali sfaccettature della mia ricerca artistica: il gioco sul muro di Leonardo, l'incredulità verso mitologie palesemente ridicole, lo sforzo di chiarire il senso di quel che si va facendo, anche a costo di finire per depotenziarlo.

Forse esagero? Verissimo: intendo esagerare. Però, non invento. Non credo d'aver inventato. Esistono critici tradizionalisti secondo i quali il guaio dell'arte moderna è che l'arte è diventata troppo facile, colori buttati lì alla buona o a caso. Ma forse invece la vera obiezione che andrebbe sollevata all'ideologia di Dolan è che, nella situazione in cui egli si trova, fare l'artista è diventato difficile fino a rasentare l'impossibile. E' un luogo comune della psicologia che nulla è più difficile da sopportare dell'assoluta libertà da ogni vincolo. Aggiungi al fardello della libertà l'orrore di essere osservato, discusso, registrato, e sarà evidente che per non lasciarsi sopraffare dalla libertà di cui gode l'arte oggi occorre avere una costituzione mentale assai robusta per non dire una bella dose d'insensibilità. Ma gli artisti è raro che siano pellacce - anche se qualche volta lo vorrebbero sembrare. Immaginate lo stato d'animo di Dolan davanti alla tela, quando gli tocca veramente guardare in faccia l'incubo esistenzialista, assumersi la responsabilità di ogni decisione, ogni mossa, senza nessuna convenzione che lo guidi e senza nessun traguardo preciso da raggiungere, salvo quello di creare qualcosa che si possa riconoscere come opera sua e che tuttavia sia sensibilmente diversa dalle precedenti. Non c'è da meravigliarsi se rifiuta ogni responsabilità e se è alla ricerca di un'estetica che attribuisca la responsabilità del suo lavoro non a lui, ma ai suoi automatismi personali o all'inconscio collettivo, allo spirito dell'epoca o alla lotta di classe.

da E.H.Gombrich - la moda dell'arte astratta

Non si tratta piuttosto di una frustrazione che sarebbe inerente al discorso stesso del soggetto? Il soggetto non si impegna in una perdita sempre più grande di questo essere da parte di se stesso, di cui, a forza di quadri sinceri che non di meno ne lasciano incoerente l'idea, di rettifiche che non giungono a liberarne l'essenza, di modi di essere e di difese che non impediscono di far vacillare la sua statua, di costrizioni narcisistiche che concorrono ad animarlo, finisce per riconoscere che questo essere non è mai stato che una sua opera nell'immaginazione e che questa opera delude in lui ogni certezza. In questo sforzo che egli compie per ricostruirla per un altro, egli ritrova l'alienazione fondamentale che gliela ha fatta costruire come un'altra .. Questo ego .. è la frustrazione per essenza.

J.Lacan

Altre delimitazioni di rinforzo, del tutto autoesplicative, mi pare.

...One of the reasons that Kandinsky was concerned with inner life is that it registers the pernicious emotional effects of outer materialistic life, affording a kind of critical perspective on materialism that becomes the springboard for emotional transcendence of it. The inability of Pop art to convey inner life, which is a consequence of its materialistic disbelief in interiority, and especially spirituality, which is the deepest interiority, indicates that Pop art's irony is at best nominally critical. Irony in fact mocks belief, even as it spices up materialism, making it seem less banal, that is, populist, thus giving Pop art the look of deviance characteristic of avant-garde art. I dwell on irony because it is opposed to spirituality, not to say incommensurate with it, and also its supposedly more knowing alternativespiritual people are supposed to be naïveand because irony has become the ruling desideratum of contemporary art, if you're not ironical, you're not in, apparently redeeming its materialism. This itself is ironical, for contemporary materialistic society and its media have discovered the advantage of being ironical about themselves, namely, it spares them the serious trouble of having to change. This suggests that irony has become a form of frivolity. It is no longer the revolutionary debunking understanding it once claimed to be, for example, in Jasper Johns' American flag paintings, but an expression of frustration, of stalemate, I would say... [Donald Kuspit]

Un brano denso di significati cruciali, che ho lasciato volutamente in inglese affinché esso selezioni ulteriormente i propri destinatari.

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