emersioni
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lo zen
e il tiro con l'arco |
Detto in termini crudamente semiotici, una espressione a cui corrisponde una nebulosa non codificata di contenuti può apparire la definizione di un segno imperfetto e socialmente inutile. Ma per chi vive l’esperienza simbolica, che è sempre in qualche modo l’esperienza del contatto con una verità (trascendente o immanente che sia), imperfetto e inutile è il segno non simbolico, che rinvia sempre a qualcosa d’altro nella fuga illimitata della semiosi. L’esperienza del simbolo sembra invece, a chi la vive, diversa: è la sensazione che ciò che è veicolato dall’espressione, per nebuloso e ricco che sia, viva in quel momento nell’espressione. Questa è indubbiamente l’esperienza di chi interpreta esteticamente un’opera d’arte, di chi vive un rapporto mistico (comunque i simboli gli appaiano) e di chi interroga un testo nel modo simbolico. - U.Eco | |
buddha
sul fiore di loto |