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domenica, 31 agosto 2008




LA MONETA DI FERRO


Ecco qui la moneta di ferro. Interroghiamo
Le due opposte facce che saranno la risposta
All'ostinata domanda che nessuno si è posta:
Perché è necessario a un uomo che una donna lo ami?
Guardiamo. Nell'orbe soprastante s'intessono
Il firmamento quadruplo che sostiene il diluvio
E le inalterabili stelle planetarie.
Adamo, il giovane padre, e il giovane Paradiso.
La sera e la mattina. Dio in ciascuna creatura.
In cotesto labirinto puro sta il tuo riflesso.
Gettiamo nuovamente la moneta di ferro
Che è pure uno specchio magico. Il suo rovescio
E' nessuno e nulla e ombra e cecità. Cotesto sei.
Di ferro le due facce formano un'eco sola.
Le tue mani e la tua lingua sono testimoni infedeli.
Dio è l'inafferrabile centro dell'anello.
Non esalta né condanna. Fa ben di più: dimentica.
Calunniato d'infamia, perché non ti si deve amare?
Nel fantasma dell'altro cerchiamo la nostra ombra;
Nel cristallo dell'altro, il nostro cristallo reciproco.

[J.L.Borges]





Postato da: elio_c a 08:56 | link | commenti (2)

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ut bibere in somnis sitiens quom quaerit et umor non datur, ardorem qui membris stinguere possit, sed laticum simulacra petit frustraque laborat in medioque sitit torrenti flumine potans, sic in amore Venus simulacris ludit amantis, nec satiare queunt spectando corpora coram nec manibus quicquam teneris abradere membris possunt errantes incerti corpore toto. denique cum membris conlatis flore fruuntur aetatis, iam cum praesagit gaudia corpus atque in eost Venus ut muliebria conserat arva, adfigunt avide corpus iunguntque salivas oris et inspirant pressantes dentibus ora, ne quiquam, quoniam nihil inde abradere possunt nec penetrare et abire in corpus corpore toto